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Roberto Parma Infermiere

attvitainfermieristica

 Scala di braden




L'attività infermieristica 

La professione infermieristica esiste per rispondere ai bisogni di ogni individuo ma anche della collettività.
Gli infermieri indirizzano le loro energie alla promozione, al mantenimento e al ripristino della salute, alla prevenzione delle malattie, ad alleviare la sofferenza e assicurare una morte serena quando non è più possibile prolungare la vita.

Gli infermieri considerano l'individuo come un essere biopsicosociale, che ha la capacità di raggiungere degli obiettivi e prendere delle decisioni, che ha il diritto e la responsabilità di fare delle scelte informate (consenso informato), congruenti con i suoi valori e i suoi credo personali.

 
Percorso formativo 

Fino al 1995, per diventare infermiere era necessario frequentare un corso triennale definito "regionale". Questo tipo di formazione è stato in seguito sostituito da quella a carattere universitario, come sotto specificato:

  • Laurea in Infermieristica (3 anni, 180 CFU) - Titolo: "Dottore in Infermieristica"
  • Laurea magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche (2 anni, 120 CFU) - Titolo: "Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche "
  • Dottorato di Ricerca (3 anni)
  • Master di I/II Livello (1 anno, 60 CFU)
Attività professionale

L'infermiere svolge la propria attività in numerosi contesti, a diretto contatto con il paziente/cliente,nella prevenzione, nella ricerca o in ambito dirigenziale.

Le aree di operatività a contatto con il paziente/cliente seguono processi assistenziali di natura complessa.
In fase di diagnosi, l'infermiere è presente nell'ambulatorio prelievi, negli ambulatori specialistici di chirurgia, endoscopia e nelle radiologie.

Nella fase della cura, la presenza dell'infermiere professionista attento e capace nel prendersi cura del paziente/cliente è costante nei reparti di cure generali e specialistici tipo chirurgia, cardiologia, neurochirurgia, oncologia, diabetologia.

Il master in area critica aumenta le capacità professionali proiettando l'infermiere verso una assistenza sanitaria specializzata nelle Unità operative dell'area critica come sala operatoria, D.E.A. pronto soccorso, rianimazione terapia intensiva cardiologica,terapia intensiva neonatale, Servizio 118 Emergenza Sanitaria.

Nella fase di recupero e riabilitazione, all'interno delle proprie realtà lavorative, l'infermiere produce spesso il materiale informativo per la dimissione dell'ammalato e provvede all'educazione nella fase di dimissione.

Recentemente sono presenti reparti specializzati definiti post-acuti o di riabilitazione estensiva, dove il percorso di riabilitazione vede l'equipe infermieristica essere il personale di riferimento, mentre il medico segue il decorso ed interviene nei casi di emergenza.

Nell'ambito del Management Sanitario per le Funzioni di Coordinamento infermieristico, l'infermiere è presente a livello di dipartimento, e/o Unità Operative oltre alla gestione del personale egli si occupa degli aggiornamenti professionali, del controllo e sorveglianza ambientale. Quello del coordinatore infermieristico (ex Caposala) è un ruolo intermedio tra professionisti e dirigenza strategica aziendale, quindi anello indispensabile per il buon funzionamento dell'intero sistema.

L'infermiere può svolgere la propria attività sia nel pubblico impiego che nel privato ma anche in regime "libero professionale".

L'attività svolta in ambiti diversi genera inevitabilmente specializzazioni della professione ne è una dimostrazione la presenza delle numerosi associazioni infermieristiche.

 

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